Dentro la Transnistria, la regione che non c’è
di Simone Basilico
La guerra si avvicina all’Europa. A fine aprile un attacco, definito in modo diametralmente opposto dalla comunità internazionale, ha colpito un palazzo del governo a Tiraspol, nella repubblica filorussa separatista e autoproclamatasi indipendente della Transnistria. Ufficialmente lo Stato non è riconosciuto da nessuno, tranne dalla Russia: la Moldavia ipotizza che l’attacco sia un tentativo per allargare i confini della guerra, da Mosca intanto accusano l’Ucraina. Nessuno vuole dirlo ad alta voce, ma la guerra potrebbe presto vedere un nuovo Paese coinvolto.